Biblioteca Comunale - Proposte a Tema : Giornata Internazionale della Donna 2022

Pubblicata il 04/03/2022

Hanno ispirato poesie, quadri, opere e ovviamente libri.

Sono “L'altra metà del Cielo”, ma molto spesso sono oggetto di violenza e sopraffazione.

La Biblioteca Comunale mette a disposizione moltissimi testi, che affrontano queste problematiche e questi temi, preparando varie bibliografie.

Quest'anno, in occasione della Giornata Internazionale dedicata alla Donna, abbiamo pensato di proporvi alcuni romanzi fra i più amati, autobiografici, storici, ironici, con protagoniste femminili, oltre a qualche saggio centrato sulla Donna.

Vi aspettiamo in Biblioteca!

 

 

 

ELSA MORANTE

MENZOGNA E SORTILEGIO”

 

Scritto subito dopo la seconda guerra mondiale, la Morante con questo romanzo ha iniziato il suo lungo percorso letterario. O impareggiabile prosapia! Mia madre fu una Santa, mio padre un granduca in incognito, mio cugino Edoardo un ras dei deserti d'oltretomba e mia zia Concetta una profetessa regina. Si fissarono così, in solenni aspetti a me familiari, le maschere delle mie futili tragedie.... Così assediata da tali magnifiche ombre, l'io narrante di Menzogna e sortilegio s'incammina verso la necropoli del proprio mito familiare: pari a un archeologo che parte verso una città leggendaria. Christian, fratello minore di Thomas, muore in sanatorio; la sorella Tony passa da un matrimonio all'altro, l'ultimo erede Hanno muore infine di tifo.

 

 

CARMEN COVITO

LA BRUTTINA STAGIONATA”

Marilina Labruna vive in una Milano livida, popolata di donne solitarie e di furbi che approfittano dei bisogni d'amore. Perciò lei, quarantenne non brutta ma, peggio, bruttina, deve trovare un modo diverso di trionfare. Da questo romanzo sono stati tratti un monologo teatrale (interpretato da Gabriella Franchini con la regia di Franca Valeri, adattamento di Ira Rubini) e un film (interpretato da Carla Signoris, sceneggiatura e regia di Anna Di Francisca).
 

 

MICHELA MURGIA

ACCABADORA”

 

Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come "l'ultima". Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. "Tutt'a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fili'e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia". Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c'è un'aura misteriosa che l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.
 

 

MARGARET MAZZANTINI

IL CATINO DI ZINCO”

L'autrice narra la storia della Nonna che è la sua storia, poché solo al compiersi del cammino, percorso in affanno fino all'ultimo respiro, solo alla conclusione del libro, Antenora diventa persona. Prima è stata, volta a volta, figlia, sorella, moglie, madre e soprattutto Nonna, come per tutto l'arco del racconto ha voluto chiamarla la narratrice. La comare secca, la morte, rivela, attraverso i ricordi vecchi e nuovi, questo personaggio femminile che vive nel suo piccolo mondo arcaico tra le mura domestiche, sepolta nel marasma dei luoghi comuni e delle cianfrusaglie, ma che diviene figura forte e salvifica nelle circostanze drammatiche (la guerra, il fascismo, il dopoguerra).

 

GIOVANNI VERGA

STORIA DI UNA CAPINERA”

Il romanzo deve il suo titolo a una povera capinera, che Giovanni Verga aveva visto chiusa in gabbia. Timida, triste e ammalata, la capinera non si rassegnava a vivere tra le sbarre, nonostante avesse cibo a volontà. Il suo dolore era così profondo che l’uccellino, in breve tempo, si lasciò morire. Simile alla piccola capinera è la giovane Maria, entrata in convento a soli sette anni e destinata dalla famiglia alla vita monastica. A causa di un’epidemia di colera, la ragazza è costretta ad abbandonare il convento di Catania e a trasferirsi con il padre, la matrigna e i fratellastri Giuditta e Gigi a Monte Ilice. Qui Maria trascorre giornate spensierate, finalmente libera dopo tanti anni passati tra le grigie e tetre mura del convento, oppressa da regole rigidissime. A poca distanza dalla casa della famiglia di Maria, vivono i Valentini. Il loro figlio maggiore, Nino, a poco a poco si avvicina alla ragazza e tra i due comincia a sbocciare un sentimento sconosciuto all’educanda: l’amore. Ma Maria sarà costretta a tornare in convento...”. Contiene anche "Rosso Malpelo", "La roba" e "Fra le scene della vita".
 

 

SIMONETTA AGNELLO HORNBY

LA ZIA MARCHESA

Sicilia fine Ottocento. Costanza Safamita è l'unica figlia femmina di una ricca famiglia di proprietari terrieri, tanto amata e protetta dal padre, il barone Domenico, quanto rigettata dalla madre. Con la sua chioma di capelli rossi e il suo aspetto fisico quasi di un'altra razza, cresce fra le persone di servizio, fra l'orgoglio paterno del sangue e le prospettive alquanto ridotte della vita in provincia. Sarà lei, per volere del padre, a ereditare le sostanze e il prestigio della famiglia. Affronterà la mondanità palermitana e una vita coniugale in equilibrio tra l'amore per il marito e l'impossibilità di abbandonarglisi, saprà affrontare i capimafia e contenere lo sfascio della famiglia, in un mondo arcaico e barbarico, fotografato nel momento della fine.


 

VIOLA ARDONE

OLIVA DENARO”

 La colpa e il desiderio di essere liberi in un romanzo di struggente bellezza. «Io non lo so se sono favorevole al matrimonio. Per questo in strada vado sempre di corsa: il respiro dei maschi è come il soffio di un mantice che ha mani e può arrivare a toccare le carni». Dopo Il treno dei bambini, Viola Ardone torna con un'intensa storia di formazione. Quella di una ragazza che vuole essere libera in un'epoca in cui nascere donna è una condanna. Un personaggio femminile incantevole, che è impossibile non amare. Un rapporto fra padre e figlia osservato con una delicatezza e una profondità che commuovono.


 

DACIA MARAINI

LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRÌA”

Marianna appartiene a una nobile famiglia palermitana del Settecento. Il suo destino dovrebbe essere quello di una qualsiasi giovane nobildonna ma la sua condizione di sordomuta la rende diversa: "Il silenzio si era impadronito di lei come una malattia o forse una vocazione". Le si schiudono così saperi ignoti: Marianna impara l'alfabeto, legge e scrive perché questi sono gli unici strumenti di comunicazione col mondo. Sviluppa una sensibilità acuta che la spinge a riflettere sulla condizione umana, su quella femminile, sulle ingiustizie di cui i più deboli sono vittime e di cui lei stessa è stata vittima. Eppure Marianna compirà i gesti di ogni donna, gioirà e soffrirà, conoscerà la passione.


 

SIBILLA ALERAMO

UNA DONNA”


«Ho fatto della mia vita il capolavoro che avevo sognato di creare con la poesia». Così scrive in uno dei suoi Diari Sibilla Aleramo, che espresse quel "sogno d'amore" in una pluralità di generi letterari destinati a segnare l'inizio di un nuovo modello di emancipazione femminile. Per la sua modernità, per la diffusione che ebbe anche all'estero, per i rapporti con i maggiori autori del suo tempo, per l'impegno civile nel rivendicare pari opportunità per le donne, ebbe una stagione di grande intensità rispetto a quella che oggi si deve registrare. «È tempo di fare giustizia alla scrittrice», scriveva Maria Corti, e non fu la sola voce che si alzò per testimoniarlo. L'orchestrale pluralità dei saggi compresi in questo volume ha proprio questo intento: mettere in chiaro le rotte principali dell'opera di Sibilla Aleramo, lo stile, la lucidità e il coraggio che esprime attraverso i «viottoli della scrittura», per riaffermare con autorevolezza la sua importanza nel quadro storiografico della storia letteraria del Novecento.
 

 

ANNA BANTI

ARTEMISIA”

"Per quante forme, per quanti modi diversi possa esprimersi il dolore di una intattezza violata, Artemisia me lo fa intendere in quest'aria di sacrificio e di pericolo che fomenta, con i rimpianti di tutti, il suo rimpianto di risuscitata invano. La nostra povera libertà si lega all'umile libertà di una vergine che nel milleseicentoundici non ha se non quella del proprio corpo integro e non può capacitarsi in eterno di averla perduta. Per tutta la vita essa si adoprò a sostituirla con un'altra, più alta e più forte, ma il rimpianto di quell'unica restò: mi pareva, con quei fogli scritti, d'averlo quietato. Ora ritorna più intenso che mai, con un moto di relitto che appare e dispare sull'onda che lo porta, e, a momenti, sembra che l'acqua limpida l'abbia digerito. Scottata mille volte al bruciore dell'offesa, mille volte Artemisia si fa indietro e prende fiato per lanciarsi di nuovo nel fuoco. Così usava un tempo, così usa oggi con me". Con uno scritto di Attilio Bertolucci.


 

 

SUSAN VREELAND

LA PASSIONE DI ARTEMISIA”

La passione di Artemisia narra dell'incessante lotta della prima grande pittrice celebrata e riconosciuta nella storia dell'arte: Artemisia Gentileschi, la donna che, in un mondo ostile alle donne, riuscì a imporre la sua arte e a difendere strenuamente la sua visione dell'amore e dell'esistenza. Violentata dal suo maestro, Artemisia subì, nel corso della sua vita, non soltanto l'onta di un processo pubblico nella Roma papalina, e l'umiliazione di un matrimonio riparatore con Pietro Stiattesi, artista mediocre, ma anche un duro, terribile confronto con il suo avversario più temibile: il grande pittore Orazio Gentileschi, suo padre.
 

 

 

ALEXANDRA LAPIERRE

ARTEMISIA”

Roma, anno 1611. La giovane pittrice Artemisia si batte furiosamente per imporre il suo talento. L'avversario più temibile che le si para di fronte altri non è che il padre, il grande pittore Orazio Gentileschi. Artemisia è il dramma di una passione folle, della tenerezza e dell'odio di due creature incatenate dai legami di sangue. Ma soprattutto è l'avventura di una delle prime pittrici della storia, una donna che infranse tutte le norme per conquistare la gloria e la libertà.


 

GILL HORNBY

MISS AUSTEN”

Nel marzo del 1840, Cassandra Austen decide di recarsi nel vicariato di Kintbury, nel Berkshire, in visita a Isabella Fowle figlia del reverendo Fulwar Craven Fowle e di Eliza Lloyd, amica di vecchia data di lei e di sua sorella Jane. Il viaggio in carrozza dalla sua casa di Chawton a Kintbury è scomodo e alquanto dispendioso, ma è quanto mai opportuno. Isabella Fowle si trova nella triste condizione, già nota a Cassandra, di dover abbandonare la casa in cui è vissuta fin dall'infanzia. Con la morte del vicario padre, la donna è rimasta infatti orfana di entrambi i genitori e, dal momento che non si è maritata, priva com'è di eredi maschi, dovrà lasciare il vicariato nelle mani di un certo Mr Dundas. Recare una parola di conforto in simili circostanze è, per Cassandra, doveroso. Non è, tuttavia, la sola ragione che la spinge a Kintbury. Vi è un altro, fondamentale compito che la sorella di Jane Austen deve assolvere. Un tempo, lei e Jane avevano inviato diverse missive personali a Eliza, lettere che ora possono trovarsi ancora in qualche dimenticato cassetto a Kintbury, col rischio di cadere in mani sbagliate. Cassandra è l'esecutrice letteraria della sorella, la protettrice del suo lascito. Nel tempo che le rimane, farà tutto quanto in suo potere per cercare e distruggere qualsiasi prova possa compromettere la reputazione di Jane. Quello che, tuttavia, Miss Austen non ha previsto giungendo a Kintbury, è l'ondata di nostalgia che la travolge non appena varca la soglia della canonica. La prima volta che vi ha messo piede era infatti una giovane gentildonna con indosso il suo abito più bello. Promessa sposa di Tom Fowle, fratello di Fulwar, era stata accolta dalla famiglia al completo e dall'intera servitù schierata in solenne ammirazione... Basato sulla corrispondenza privata tra Jane e Cassandra Austen, "Miss Austen" non soltanto rivela il rapporto di profondo affetto che ha legato la più amata delle scrittrici inglesi alla sorella maggiore, ma, attraverso lo sguardo inedito di Cassandra, getta una luce nuova sulla vita dell'autrice di "Orgoglio e pregiudizio".



 

CONCITA DE GREGORIO

COSA PENSANO LE RAGAZZE”

"Ho parlato per due anni con mille donne, da sei a novantasei anni. Soprattutto adolescenti, giovani donne. Ho posto a tutte le stesse domande: cosa sia importante nella vita, come ottenerlo, come fare quando quel che si aspetta non arriva. Nelle risposte il tema centrale è sempre l'amore. L'amore e il sesso, l'amore e il desiderio, il tradimento, la famiglia, l'impegno, il corpo, l'amore e i soldi. Una sinfonia di voci raccolte davvero, ascoltate davvero: occhi visti con gli occhi, risate e lacrime, confessioni e segreti. Un'orchestra di strumenti diversi, una sola musica. Da questo coro di parole sono nate le mie storie: prendono occasione dalla realtà ma si aprono alla libertà di immaginare, da un frammento di verità, vite e mondi". (Concita De Gregorio).

 

GEORGE SAND

LA PICCOLA FADETTE”

Il capolavoro di George Sand, una storia in cui i motivi sociali si fondono col folklore e la moderna psicologia. Landry e Sylvinet Barbeau, due fratelli gemelli, si innamorano entrambi di Françoise Fadet, detta la piccola Fadette, una ragazzina di quattordici anni emarginata perché nipote di comare Fadet, una vecchia povera e avara, considerata una strega. Un grande romanzo sul tema della diversità e dei pregiudizi sociali. Una storia d’amore memorabile e commovente, nella Francia rurale dell’Ottocento. Uno dei personaggi femminili più belli della letteratura francese: Fadette, la piccola donna che – proprio come l’autrice – è costretta a lottare contro le convenzioni per essere rispettata e amata.
 

 

CAROLINE BERNARD

LA PASSIONE DI FRIDA”

Determinata e tenace, fragile e tormentata. La donna simbolo dell'indipendenza femminile. Messico, 1925: A 18 anni, Frida Kahlo sogna di diventare medico, ma un terribile incidente sconvolge tutti i suoi progetti. Costretta a letto per tre anni, grazie al supporto della famiglia la ragazza inizia a dipingere, cominciando con una serie di autoritratti. Incoraggiata dal padre che ne intuisce il talento, Frida sottopone i propri dipinti al famoso pittore Diego Rivera. Ma il fascino e il genio dell'artista la colpiscono tanto da farla innamorare perdutamente... Tornata faticosamente a una vita normale, grazie a Diego Frida entra in contatto con il mondo artistico e politico dell'epoca. Diego è in grado di motivarla e spronarla ma, allo stesso tempo, la tormenta con il suo carattere impossibile e i continui tradimenti. Frida soffre profondamente, eppure – certa del fatto che la felicità sia solo un prestito che ci concede l'esistenza – sposa Diego e si getta a capofitto nella vita e nell'arte. I surrealisti parigini sono completamente stregati da lei, e così anche Picasso e Trockij. Ma la vita, Frida lo sa bene, torna sempre a chiedere il conto, e anche lei sarà costretta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha creduto fino a quel momento.


 

PIERGIORGIO ODIFREDDI

IL GENIO DELLE DONNE”

La prima è Ipazia, astronoma e studiosa eclettica nella dotta Alessandria tra il IV e il V secolo, rimasta vittima di un pogrom ante litteram. Poi vengono Ildegarda, la visionaria che intuì l'importanza del corpo (idea pericolosamente controcorrente nel Medioevo), Madame de Chatelet, compagna di Voltaire, e Sophie Germain, amica di Gauss, entrambe amanti della scienza e donne anticonformiste nell'Età dei Lumi. Questo è solo l'inizio di una meravigliosa sfilata femminile, anch'essa controcorrente. A essere presentate in Il genio delle donne non sono infatti le classiche top models ma menti brillantissime che dovrebbero essere considerate "vere modelle" da ambo i sessi. È una sfilata che, per fortuna, diventa sempre più numerosa man mano che passa il tempo, grazie alla graduale caduta degli stereotipi sessisti e degli ostacoli nell'accesso agli studi scientifici. Con maschile ammirazione, Odifreddi ricostruisce i percorsi di vita, le difficoltà affrontate, i colpi di genio, la dedizione assoluta e la libertà di pensiero di figure quali Rita Levi Montalcini e Maryam Mirzakhani (prima Medaglia Fields in rosa), Marie Curie e l'astronauta Judith Resnik, l'imbattibile scacchista Judit Polgár e la farmacista cinese Tu Youyou, Nobel per la Medicina. La lettura di questo libro è un viaggio entusiasmante nella versatilità della mente femminile, capace di raggiungere le massime vette in tutte le discipline portando avanti il cammino dell'umanità. Al tempo stesso può servire da sprone alle ragazze di oggi, affinché finalmente si affaccino agli studi scientifici senza un ingiustificato senso di inadeguatezza.

 

PER BAMBINE


LOUISA MAY ALCOTT

PICCOLE DONNE”

 

È la storia di una famiglia americana nel periodo della guerra di secessione, ma la guerra fa solo da cornice alla trama. La famiglia è composta dal padre, cappellano; dalla madre, impegnata nella Società per l'assistenza ai soldati; Meg, la figlia maggiore, istitutrice; Jo, irrequieta e anticonformista, che fa la dama di compagnia ad una vecchia zia; Beth, che suona il pianoforte e Anny che ama il disegno e la pittura. Le vicende sentimentali delle ragazze animano questo e il successivo romanzo della Alcott. Età di lettura: da 10 anni.


 

ELENA FAVILLI E FRANCESCA CAVALLO

STORIE DELLA BUONANOTTE PER BAMBINE RIBELLI – 100 VITE DI DONNE STRAORDINARIE”

100 esempi di forza e coraggio al femminile, per tutte le donne, grandi e piccole, che puntano sempre in alto. 100 donne straordinarie che hanno cambiato il mondo, 100 favole per sognare in grande! Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi. C’era una volta una bambina che amava le macchine e amava volare; c’era una volta una bambina che scoprì la metamorfosi delle farfalle... Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kalo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e illustrate da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo.

 

 

ELENA FAVILLI E FRANCESCA CAVALLO

STORIE DELLA BUONANOTTE PER BAMBINE RIBELLI 2”

 

C'erano una volta cento ragazze che hanno cambiato il mondo. Ora ce ne sono molte, molte di più! "Storie della buonanotte per bambine ribelli" è diventato un movimento globale e un simbolo di libertà. Le autrici Francesca Cavallo ed Elena Favilli tornano con cento nuove storie per ispirare le bambine - e i bambini - a sognare senza confini: Audrey Hepburn, che mangiava tulipani per sopravvivere alla fame ed è poi diventata un'inarrivabile icona di stile e una straordinaria filantropa; Bebe Vio, grintosissima campionessa di scherma malgrado una grave malattia; J.K. Rowling, che ha trasformato il fallimento in un punto di forza e ha cambiato per sempre la storia della letteratura. Poetesse, chirurghe, astronaute, giudici, acrobate, imprenditrici, vulcanologhe: cento nuove avventure, cento nuovi ritratti per ispirarci ancora e dirci che a ogni età, epoca e latitudine, vale sempre la pena di lottare per l'uguaglianza e di procedere a passo svelto verso un futuro più giusto. Età di lettura: da 8 anni.
 

 

PIERO VENTURA
IO GIOVANNA D'ARCO”

Pastorella a Domrémy, a capo delle schiere a Orléans, artefice dell'incoronazione del re a Reims. Poi la cattura a Compi gne e la prigione: quattro mesi nella torre. L'accusa di essere una strega, solo perché è una donna che guida gli uomini alla vittoria. Il processo politico, camuffato da inquisizione religiosa. Infine il rogo. Le tappe salienti della vita dell'eroina viste attraverso le splendide immagini di Piero Ventura e raccontate in prima persona dalla protagonista, una donna che ha lottato fino all'ultimo per il suo paese e al disonore ha preferito il sacrificio.
 

 

CHHIARA LOSSANI, MICHELANGELO ROSSATO

FRIDA KAHLO NELLA SIA CASA AZUL”

A Città del Messico c'è un museo dai muri azzurri. Un tempo era la casa della più grande pittrice messicana: Frida Kahlo. Entra! Ti parlerà della vita di quest'artista piena di passioni, che diceva di se stessa: Sono nata con una rivoluzione. Il giorno era cocente. Mi ha infiammato per il resto della mia vita. Da bambina, crepitavo. Da adulta, ero una fiamma. Età di lettura: da 8 anni

 


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